Che succede ai nostri ragazzi? Di Vincenzo Andraous.

La prova di maturità consiste nello spruzzare materiale infiammabile su un braccio del ragazzo e con l’accendino dargli fuoco, finendo direttamente all’ospedale per le bruciature, se non per il coma etilico in agguato.
La prova di virilità è nella violenza perpetrata sulla donna, sulla ragazza, a volte poco più che bambina.
In entrambi i casi il risultato è devastante, vittima e carnefice con la vita

Le botte i bulli di oggi i bulli di ieri. Ma che cos'è il bullismo se non il riflesso della violenza di questa società nelle mani degli adolescenti?

depredata della sua dignità, e senza rispetto la vita rimane spesso spezzata ancor prima di nascere.
Comportamenti autolesionistici o violenti, abituano al colpo secco, alla carne lacerata, ma disabituano alla relazione, sono la scopiazzatura di una prassi ormai consolidata nella cartellonistica adulta, inducono a nascondere il disagio, a mimetizzare fenomeni ripetuti che diventano dato esponenziale.
Ma cosa spinge un giovanissimo a farsi del male in questa maniera, quale la molla a diventare l’infame protagonista del dolore altrui? Leggi tutto “Che succede ai nostri ragazzi? Di Vincenzo Andraous.”

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Tessera del tifoso? Informazioni per l’(ab)uso. Di Giacomo Solano

Andare allo stadio è diventato più complicato che entrare in tribunale

Da mesi ormai è aperto il dibattito riguardo alla cosiddetta “Tessera del tifoso” fortemente voluta dall’attuale Ministro degli Interni Roberto Maroni. Tessera del tifoso che dovrebbe essere adottata dalle società a partire da quest’anno. La situazione però non è molto chiara e per questo abbiamo deciso di sentire l’avvocato Giuseppe Milli, avvocato penalista, esperto in diritto sulla legislazione inerente agli stadi.

Innanzitutto può spiegare per chi non lo sapesse cos’è la tessera del tifoso?

La Tessera del Tifoso altro non è che uno strumento simile ad una carta di credito dotato di memoria (o altro?) (il famigerato chip con tecnologia RFID –Radio Frequenza a Identificazione a Distanza) imposto ai tifosi che vorranno andare in trasferta nel settore ospiti o fare l’abbonamento per la squadra del cuore. In realtà la Tessera servirà anche per avviare una gigantesca operazione di marketing attraverso un presunto sistema di fidelizzazione del tifoso che vede coinvolti istituti bancari e società per azioni.

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Sorvegliato speciale. Dissenso e repressione, intervista a Luca Bertola

Il tribunale di Genova oggi decide sul caso Bertola, l’anarchico valdostano, per il quale il questore Piritore e la DIGOS genovese hanno chiesto, secondo la legge 1423 del 1956, un provvedimento di Sorveglianza Speciale. Citando gli atti ufficiali, nello specifico, il questore Piritore afferma di Luca Bertola: “ è una persona che compie reati di particolare allarme sociale che ben evidenziano una forte propensione a non volersi integrare nella società, a non voler rispettare e riconoscere le Istituzioni quali fondamento della convivenza civile […] Egli si scontra contro di esse con atteggiamento violento ed ostile tenendo un comportamento di sfida e di aggressione verso i tutori dell’ordine. E’ per questa serie di considerazioni che si ritiene opportuno proporre il Bertola per la sottoposizione alla Sorveglianza Speciale, nel tentativo di ricondurre lo stesso a parametri di vita sociale che corrispondano alla legalità ed al vivere civile,  limitandolo nelle uscite notturne, nella frequentazione di locali notturni, di persone pregiudicate e di non partecipare a pubbliche riunioni, imponendogli di cercare una stabile attività lavorativa con l’impegno di inserirsi nel tessuto sociale. Si ritiene che la durata della misura non debba essere inferiore ad anni due con l’obbligo di presentazione alla polizia di stato preposta alla sorveglianza almeno una volta alla settimana. Leggi tutto “Sorvegliato speciale. Dissenso e repressione, intervista a Luca Bertola”

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Derby: postumi di giustizia irrazionale.

Adesivo contrario alla tessera. Piazza Piccapietra.

Il calcio è lo sfogo sociale del sub conscio collettivo. Il calcio è il pane quotidiano dell’italiano medio, il bar, la colazione, la Gazzetta o la pagina sportiva del quotidiano locale. Un modo di essere e di rapportarsi al mondo con una priorità indiscussa: la fede calcistica. Come tutte le fedi, anche quella sportiva si basa su un sostrato essenzialmente irrazionale, una passione viscerale che, sin da bambini, prende lo stomaco quando la propria squadra scende in campo. Il derby atteso con profonda ansia sportiva è stato giocato. Quali conseguenze hanno avuto nell’opinione pubblica gli scontri prima della partita? Quali reazioni hanno prodotto da parte delle istituzioni? A chi serve la tessera del tifoso? Che funzione hanno i DASPO? E’ necessaria un ulteriore  militarizzazione del campionato di calcio? Leggi tutto “Derby: postumi di giustizia irrazionale.”

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Il qualunquismo della violenza.

Tutta Italia ha visto il volto insanguinato del premier Berlusconi.

Belusconi aggredito. (Foto Repubblica)

Berlusconi il cittadino scelto dagli elettori per rappresentare gli interessi del paese e Tartaglia, un cittadino italiano che in un attimo, con un gesto estremo, ha scelto di diventare il simbolo di un discontento generale crescente, punta di iceberg della sofferenza profonda che vive il Belpaese.
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Vilipendio allo Stato. Quando l’ironia tocca nervi scoperti.

I nervi in questura sono scoperti. Le inchieste giudiziarie hanno aperto in molti cittadini un legittimo sospetto. Cosa succede in Via Armando Diaz 2? Quanti poliziotti sono abituali consumatori di cocaina? Cosa è stato fatto per prevenire questa scabrosa situazione? In piazza, nel frattempo, mentre gli studenti manifestano per un’educazione propria di un paese civile, alcuni dei loro slogan, indirizzati alle ultime vicende di cronaca, hanno talmente turbato gli agenti della DIGOS da portarli a comunicare ad un magistrato la notizia di reato ” Vilipendio allo Stato“. Leggi tutto “Vilipendio allo Stato. Quando l’ironia tocca nervi scoperti.”

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L’Italia ai tempi della guerra civile.

L’Italia è un paese in guerra.  Chi ha letto Saviano lo ha capito da tempo. Probabilmente però guerra civile non è il termine corretto per delineare lo stato di sotterranea belligeranza che con quotidiana dirompenza infastidisce chi detiene il potere e risveglia quegli strati di società civile che alzano la testa solo quando il fatto è troppo ingombrante per essere ignorato. Leggi tutto “L’Italia ai tempi della guerra civile.”

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