L’articolo di Damiano De Gregori pubblicato lo scorso 21 marzo ha suscitato nei nostri lettori due commenti in particolare. Commenti di due padri che hanno perso il proprio figlio. Opinione pubblica non silente. Il primo Giuliano Rasman ha perso il suo Riccardo in circostanze poco chiare, in seguito all’intervento presso il domicilio privato delle forze dell’ordine, chiamate per il rumore causato da alcuni petardi. Il secondo, Mario Comuzzi, ha perso il suo Giulio in seguito, alle da lui riferite, negligenze del Dipartimento di Salute Mentale di Trieste. La biopolitica, l’incidenza concreta nella vita quotidiana delle pratiche di potere si palesa in queste testimonianze disperate. Per questo motivo Il Secolo 21 decide oggi di pubblicare le parole di Alice Banfi, pittrice, con una lunga esperienza nei reparti della salute mentale milanese. Uno sguardo interno ai meccanismi psichiatrici che punta a rispondere alla domanda: “Che ne è della psichiatria italiana e della riforma Basaglia?” Leggi tutto “La riforma Basaglia e il potere sui corpi. Intervista a Alice Banfi.”
Che cos’è un omicidio di Stato?
Nell’Italia del XXI secolo ci troviamo a fare i conti con pratiche che hanno il loro punto di origine nella costituzione dello stato moderno. La detenzione, associata al silenzio burocratico (alle sue plurime interpretazioni) e all’agire delle forze di polizia, ha dato luogo, nel corso della storia italiana, a numerosi casi di morte di persone sotto la tutela dello Stato e sotto la regolamentazione delle sue leggi.
