L’ora di stupefacenti: per una nuova pragmatica scolastica. Di Carlos Rafael Esposito

Nelle scuole italiane i ragazzi si drogano.

Come affrontare questa evidenza, senza la solita dose di paternalismo ipocrita?

Ca c'est ne pas un joint

Come invertire la tendenza che porta frequentemente tanti adolescenti a voler cercare nuovi percorsi portandoli spesso a scoprire quelli più pericolosi? In che modo fornire le basi per scongiurare reiterate tragedie familiari che con l’informazione disponibile ai giorni nostri dovrebbero essere notevolmente diminuite?
La scuola, eterno cruccio di generazioni di giovani adulti che si accingono a diventare uomini. All’interno delle scuole i ragazzi socializzano, imparano a scegliere e fanno, in un certo senso, le prime esperienze che nel bene e nel male li porteranno ad essere gli uomini che saranno.

Fra le altre cose, all’interno della scuola, gli adolescenti fanno il loro incontro con il mondo degli stupefacenti, legali ed illegali, e proprio la delicatezza della loro età e il potenziale distruttivo di queste sostanze sono il tema attorno al quale ruota questa riflessione. Leggi tutto “L’ora di stupefacenti: per una nuova pragmatica scolastica. Di Carlos Rafael Esposito”

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Il velo e il corpo della donna.

In questa Italia di esperti e di portavoce dei diritti delle donne, in questa Italia dai buoni propositi e dalle intenzioni altruiste e pseudoumanitarie il dibattito sul velo e non velo ha rappresentato recentemente uno snodo privilegiato sul quale gli esponenti dei diversi schieramenti si sono confrontati.

Ragazza che aspetta il bus.

Per la maggiore, passa l’idea che il velo sia un simbolo di sottomissione della donna all’uomo e in quanto tale, debba essere ritenuto inaccettabile per una società, all’interno della quale, la donna ha intrapreso un percorso di emancipazione dal dominio maschile. Cerchiamo di fare chiarezza su questo argomento ascoltando Nora, italiana di origine marocchine, iscritta all’ultimo anno di ragioneria in provincia di Modena.
Leggi tutto “Il velo e il corpo della donna.”

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Il velo e il corpo della donna.

In questa Italia di esperti e di portavoce dei diritti delle donne, in questa Italia dai buoni propositi e dalle intenzioni altruiste e pseudoumanitarie il dibattito sul velo e non velo ha rappresentato recentemente uno snodo privilegiato sul quale gli esponenti dei diversi schieramenti si sono confrontati.

Ragazza che aspetta il bus.

Per la maggiore, passa l’idea che il velo sia un simbolo di sottomissione della donna all’uomo e in quanto tale, debba essere ritenuto inaccettabile per una società, all’interno della quale, la donna ha intrapreso un percorso di emancipazione dal dominio maschile. Cerchiamo di fare chiarezza su questo argomento ascoltando Nora, italiana di origine marocchine, iscritta all’ultimo anno di ragioneria in provincia di Modena.
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Pensare è un atto eroico. Simone Weil

L’amica Simone Pétrement racconta in una mirabile e discreta biografia la vita mirabile e discreta di una giovane donna, Simone Weil, libera per tutta la sua vita ( 1909-1943)  di lottare per l’emancipazione dell’uomo, emancipazione in primo luogo dai miti della civiltà contemporanea, fra i quali a suo parere ha influenza peggiore il concetto di rivoluzione che quello di religione. Leggi tutto “Pensare è un atto eroico. Simone Weil”

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