Qualcosa si muove nel PD di Genova? Aprite questa porta.

Via XX settembre, il futuro, il bancone e il presente.

Strano ma vero, qualcosa è successo, sembra qualcosa abbia attecchito. Il PD ha organizzato un evento sul precariato: Aprite questa porta. A Torino, Bergamo, Milano, Roma e Padova.

A Genova, i più si guardavano perplessi, fra la fretta tutta  pendolare per tornare a casa e uno sguardo al banco dell’ortofrutta allestito in Via XX settembre sotto l’arco monumentale. Poi, ad un’occhiata un poco più cauta, sopra il banco della frutta lo stemma del partito che si vorrebbe riformista, che si dice riformista e che riformista non è. Un’idea partita dal Lab8 e da Oltre: giovani quadri nel partito che non vuole i giovani.

Sulla frutta esposta i saldi del mercato per i precari, lavoratori autonomi e donne lavoratrici. Una soluzione che aiuti a sostenere la flessibilità per quella che è: un nuovo paradigma del mondo del lavoro:

Reddito sociale e innalzamento dei contributi previdenziali a prescindere dai periodi d’inattività. Redistribuzione della ricchezza in tre parole. La strada inevitabilmente passa per questa direzione.

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Storia di un interinale di provincia (seconda puntata). Di Paolo Odello

Continua la saga dell’interinale di Provincia raccontata da Paolo Odello. Lavoratori che si affannano a discutere dei propri diritti durante la pausa, il senso di spaesamento è grande, solo l’esperienza aiuta a capire dove e come si possono godere di indennità,  tra altro previste dalla legge, ma non corrisposte dall’azienda. E i diritti si conquistano sul campo, nella quotidianità del lavoro, nella fatica, che diventa rabbia e coraggio di rivendicare quello che spetta. Eravamo rimasti alla mensa, dopo la mattinata alle presse gli operai, si ritrovano per mangiare. E si discute di buste paga…

“Tu quanto hai in busta?”

“Più o meno sui novecento, euro più euro meno”

Più o meno. Una risposta non si nega a nessuno, ma la cifra esatta no, quella non si dice. Con quel misto di paura e pudore tutto contadino si gira intorno alla risposta. Circa, più o meno, dicono. Di cifre esatte non si parla. Malfidenti per natura giocano in difesa: “A lui cosa interessa quanto prendo io?”.

“Sui novecento non ci arrivo nemmeno con tutto lo straordinario fatto a maggio” Leggi tutto “Storia di un interinale di provincia (seconda puntata). Di Paolo Odello”

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Storia di un interinale di provincia. (Prima puntata). Di Paolo Odello

Continua la storia a puntate del nostro interinale di provincia. Il lavoro in fabbrica e le riflessioni di metalmeccanico, il ritmo della produzione, il tempo umano, la sicurezza e l’alienazione vissuta minuto per minuto.
Storie operaie che si intrecciano, destini paralleli dai contorni precari.

Per i lettori del Secolo 21 il viaggio del giornalista Paolo Odello nel mondo della produzione industriale.
Buona lettura e alla prossima puntata.

Precario. Andrea Bodon.

Le sei e un quarto. Primo turno, reparto presse. Lunedì mattina. La settimana è appena cominciata. Senza uno sforzo supplementare di memoria è difficile credere che esistano veramente il sabato e la domenica.

Sono entrato da soli quindici minuti, un’eternità. Il ritmo della macchina già mi ronza nella testa, come se non me ne fossi mai staccato.
Tump, flop.Tump,flop.
Le cuffie calcate sulle orecchie per non sentirlo, per riuscire ancora a pensare.
Il ritmo della pressa però non ti molla, ti entra dentro. È proprio dentro di te che i suoni della fabbrica prendono corpo, esplodono togliendoti la parola, il pensiero.
Tump, flop. Leggi tutto “Storia di un interinale di provincia. (Prima puntata). Di Paolo Odello”

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Precarietà e grande distribuzione. Intervista a Renato Curcio

Renato Curcio racconta con lo sguardo della ricerca sociale, attraverso il lavoro editoriale della casa editrice Sensibili alle foglie, i cambiamenti in atto nella società contemporanea. Quale sarà il ruolo della grande distribuzione nello sviluppo della precarietà? Quale sarà il futuro del precario contemporaneo nel prossimo orizzonte?

Renato Curcio

In seguito alla recente approvazione della direttiva Bolkestein che apre il mondo dei mercati rionali agli investimenti delle grandi società di capitale, sottraendo di fatto alla conduzione familiare (2319 solo nella provincia di Genova le famiglie impiegate nel settore)  il monopolio del commercio ambulante, può risultare utile l’analisi condotta sul campo: la grande distribuizione organizzata e i lavoratori che vi sono impiegati.

Come cambia la vita delle persone quando cambiano i modelli di consumo? Come vengono ridefiniti i rapporti di potere fra consumatore ed azienda produttrice, nell’ambito della grande distribuzione organizzata?

Quali sono le prospettive di sviluppo di questo paese?

Nei libri da lui curati Renato Curcio racconta un futuro lavorativo costituito dal mobbing sistematico, strutturale e preventivo. Una futura nemesi tra il lavoratore e l’azienda a scapito della vita privata e familiare. Una normalizzazione della sofferenza sul posto di lavoro e uno svuotamento delle ipotesi di miglioramento. La precarietà non sembra più essere, come negli anni passati, una terribile congiuntura temporanea. La precarietà è diventata invece una strategia di gestione della vita sociale.

Che orizzonti apre questo passaggio da una precarietà temporanea a una precarietà strutturale? Leggi tutto “Precarietà e grande distribuzione. Intervista a Renato Curcio”

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