La riforma tradita. Quanto è democratica la polizia italiana?

Il poliziotto è al servizio dei cittadini o è il servitore dello Stato? Nel paese delle riforme mai ottenute, delle riforme ottenute e mai applicate e delle riforme applicate ma a macchia di leopardo, chi sapeva che anche la Polizia di Stato nel lontano 1981 venne riformata?

Il Secolo 21 ne parla con Fabio Occhi segretario generale SILP CGIL della Liguria, che definisce la riforma della Polizia una riforma tradita. Leggi tutto “La riforma tradita. Quanto è democratica la polizia italiana?”

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Sanatoria truffa e Stato truffatore?

Il Danno e la Beffa. Di Ambra Coniglione.

Può uno Stato essere considerato truffatore dai suoi cittadini? Le ferite di Brescia ancora aperte, la gestione scellerata dell’ordine pubblico, il razzismo istituzionale che si declina con leggi discriminatorie per gli stranieri e il manganello per chi sostiene rivendicazioni egalitarie e di spirito democraticamente inclusivo: in questo momento il clima politico sostiene un approccio ampiamente lesivo dei diritti fondamentali dell’individuo. A maggior ragione se proveniente da un paese estero oppure se cresciuto in Italia sino al diciottesimo anno, poi lo affida alla ruolette della clandestinità. La battaglia che sostiene chi ha meno potere è una battaglia per tutte le generazioni future che avranno il destino di nascere in questo paese, becero, dilaniato e mai stanco di se stesso. E allora, finalmente, nell’atrio della Prefettura di Genova, la CGIL ha organizzato un presidio per esprimere solidarietà ai ragazzi saliti sulla gru per protestare contro una sanatoria che avrebbe dovuto regolarizzare il loro soggiorno e che invece si è rivelata nei fatti soltanto un’azione per fare cassa.

Dove scatta il dolo in un’azione legislativa di questo tipo? Il Secolo 21 cerca di fare un pò di chiarezza intervistando Rachid Khay, dell’Arci di Genova, mentore dell’Ufficio immigrati e Alessandra Ballerini, avvocato, in prima linea nella difesa dei loro diritti. Leggi tutto “Sanatoria truffa e Stato truffatore?”

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Sorvegliato speciale. Dissenso e repressione, intervista a Luca Bertola

Il tribunale di Genova oggi decide sul caso Bertola, l’anarchico valdostano, per il quale il questore Piritore e la DIGOS genovese hanno chiesto, secondo la legge 1423 del 1956, un provvedimento di Sorveglianza Speciale. Citando gli atti ufficiali, nello specifico, il questore Piritore afferma di Luca Bertola: “ è una persona che compie reati di particolare allarme sociale che ben evidenziano una forte propensione a non volersi integrare nella società, a non voler rispettare e riconoscere le Istituzioni quali fondamento della convivenza civile […] Egli si scontra contro di esse con atteggiamento violento ed ostile tenendo un comportamento di sfida e di aggressione verso i tutori dell’ordine. E’ per questa serie di considerazioni che si ritiene opportuno proporre il Bertola per la sottoposizione alla Sorveglianza Speciale, nel tentativo di ricondurre lo stesso a parametri di vita sociale che corrispondano alla legalità ed al vivere civile,  limitandolo nelle uscite notturne, nella frequentazione di locali notturni, di persone pregiudicate e di non partecipare a pubbliche riunioni, imponendogli di cercare una stabile attività lavorativa con l’impegno di inserirsi nel tessuto sociale. Si ritiene che la durata della misura non debba essere inferiore ad anni due con l’obbligo di presentazione alla polizia di stato preposta alla sorveglianza almeno una volta alla settimana. Leggi tutto “Sorvegliato speciale. Dissenso e repressione, intervista a Luca Bertola”

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VIOLENZE E LIBERISMO. Un impegno collettivo contro il neoautoritarismo. Di Salvatore Palidda

Il Tribunale di Genova ha condannato tutti gli imputati per il processo per l’assalto alla scuola Diaz. Vertici ed esecutori, a differenza della sentenza di primo grado che vedeva pagare sono gli esecutori e impuniti i dirigenti. Sono passati 9 anni da quella tragica notte, i ricordi di una violenza ingiustificata commessa da quelli che dovrebbero essere i tutori della legge si è solo affievolita con la condanna di ieri. La presa di posizione di Maroni che rinnova la fiducia nell’operato delle forze dell’ordine è una ferita scontata per chi è abituato a conoscere le mosse dello stato nel coprire, depistare e assolvere i propri funzionari anche quando, di rado, la magistratura afferma il contrario. Senza entrare nel merito delle condanne che saranno appellate in Cassazione e che non porteranno fino ad allora nessun funzionario interdetto dai pubblici uffici né tanto meno a pagare con la detenzione il proprio sconsiderato comportamento, Il Secolo 21 propone questa riflessione accorata, mutuata dal Manifesto, di Salvatore Palidda, professore universitario, studioso delle polizie post moderne, che contestualizza questa sentenza alla luce della violenza pervasiva che caratterizza le nostre, spesso inutilmente resistenti, esistenze.

Il palazzo di Giustizia di Genova

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Derby: postumi di giustizia irrazionale.

Adesivo contrario alla tessera. Piazza Piccapietra.

Il calcio è lo sfogo sociale del sub conscio collettivo. Il calcio è il pane quotidiano dell’italiano medio, il bar, la colazione, la Gazzetta o la pagina sportiva del quotidiano locale. Un modo di essere e di rapportarsi al mondo con una priorità indiscussa: la fede calcistica. Come tutte le fedi, anche quella sportiva si basa su un sostrato essenzialmente irrazionale, una passione viscerale che, sin da bambini, prende lo stomaco quando la propria squadra scende in campo. Il derby atteso con profonda ansia sportiva è stato giocato. Quali conseguenze hanno avuto nell’opinione pubblica gli scontri prima della partita? Quali reazioni hanno prodotto da parte delle istituzioni? A chi serve la tessera del tifoso? Che funzione hanno i DASPO? E’ necessaria un ulteriore  militarizzazione del campionato di calcio? Leggi tutto “Derby: postumi di giustizia irrazionale.”

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Angela Burlando: “Il reato di clandestinità è contrario alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo”

Degrado, videosorveglianza, telefoni intelligenti, mappe interattive del crimine, immigrazione e diritti, alpini, anarchici, avvisi orali e impunità delle forze dell’ordine.

Un punto di vista sulla realtà.

Decoro, degrado e sicurezza. Questo mettere sullo stesso piano ambiti differenti della vita collettiva che conseguenze può portare in termini di sviluppo del controllo sociale?

Sicurezza dei diritti o diritto alla sicurezza? Cinesi in Via S. Luca. Foto di Alessandra Daglio

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Gli alpini a Genova. Incontro con il Prefetto Anna Maria Cancellieri.

Anna Maria Cancellieri, mi accoglie cortesemente nella sala dedicata agli incontri con i giornalisti. La sala è ampia, luminosa, con dipinti di valore certo impressi nel soffitto. C’è spazio per le buone maniere, mi accomodo sul sofà e mi viene offerto un buon caffè, l’intervista può dunque cominciare.

Ronda in Via Ravecca.

Sono venuto in Prefettura per parlare dell’operazione “Strade sicure”, l’iniziativa fortemente voluta dal Ministro della Difesa La Russa e dal Ministro dell’Interno Maroni. Ad agosto sono arrivati a Genova 40 militari, per semplicità, alpini, per amor del vero, soldati del I Reggimento artiglieria di montagna di Fossano, Cuneo. Leggi tutto “Gli alpini a Genova. Incontro con il Prefetto Anna Maria Cancellieri.”

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