La scuola italiana fra integrazione e interazione. Di Simohamed Kaabour

Ventidue anni fa, mio padre decise di cercar fortuna in Europa. Capitò in Italia declinando la Francia come paese di approdo perché in quegli anni, la fine degli anni Ottanta, il «bel paese» era celebre per la sua accoglienza. Lì riprese il suo vecchio mestiere e decise di attuare un ricongiungimento familiare. Noi arrivammo a Genova all’inizio degli anni novanta, quando «lo straniero» godeva ancora di quella sua aria esotica e misteriosa. Leggi tutto “La scuola italiana fra integrazione e interazione. Di Simohamed Kaabour”

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Prove di un dialogo paritario. Intervista a Husein Salah, imam di Genova.

Genova – Husein Salah, rappresentante della comunità islamica genovese è un uomo molto posato, attento all’ascolto. La storia personale lo ha portato dalla Palestina in Italia 28 anni fa. Perugia poi Genova dove, diciottenne, ha studiato per diventare ingegnere. Attualmente è il Presidente del Centro islamico culturale e del Consiglio islamico che raggruppa tutte le associazioni musulmane di Genova. Prima di incontrarlo ho in mente due frasi antitetiche sul rapporto fra Oriente e Occidente. La prima appartiene a un giovane militante leghista: “Le nostre culture non sono assimilabili”. Analisi statuaria di un dialogo non auspicabile. La seconda invece rasenta il contrario opposto: “La civiltà europea è una combinazione di spirito orientale con il suo contrario, combinazione in cui lo spirito d’Oriente deve entrare in una proporzione abbastanza considerevole. Questa proporzione è lungi dall’essere realizzata attualmente. Abbiamo bisogno di un’iniezione di spirito orientale.” Le parole sono di Simone Weil, acuta descrittrice della realtà europea, morta prima della seconda guerra mondiale.

Donne sul metro di Genova.

Leggi tutto “Prove di un dialogo paritario. Intervista a Husein Salah, imam di Genova.”

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Prove di un dialogo paritario. Intervista a Husein Salah, imam di Genova.

Genova – Husein Salah, rappresentante della comunità islamica genovese è un uomo molto posato, attento all’ascolto. La storia personale lo ha portato dalla Palestina in Italia 28 anni fa. Perugia poi Genova dove, diciottenne, ha studiato per diventare ingegnere. Attualmente è il Presidente del Centro islamico culturale e del Consiglio islamico che raggruppa tutte le associazioni musulmane di Genova. Prima di incontrarlo ho in mente due frasi antitetiche sul rapporto fra Oriente e Occidente. La prima appartiene a un giovane militante leghista: “Le nostre culture non sono assimilabili”. Analisi statuaria di un dialogo non auspicabile. La seconda invece rasenta il contrario opposto: “La civiltà europea è una combinazione di spirito orientale con il suo contrario, combinazione in cui lo spirito d’Oriente deve entrare in una proporzione abbastanza considerevole. Questa proporzione è lungi dall’essere realizzata attualmente. Abbiamo bisogno di un’iniezione di spirito orientale.” Le parole sono di Simone Weil, acuta descrittrice della realtà europea, morta prima della seconda guerra mondiale.

Donne sul metro di Genova.

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