Genova. I tranvieri si fermano e si affollano sotto la sede Rai di corso Europa perché oltre a tutti i problemi dell’azienda AMT, sono due anni che aspettano il rinnovo del contratto nazionale, loro che ce l’hanno ancora. Di seguito la storia di Ivan, in AMT dal 2008, con alle spalle svariate esperienze lavorative, testimonianza utile a comprendere il futuro del trasporto pubblico genovese. Leggi tutto “Tranvieri sotto la Rai.”
La scuola italiana fra integrazione e interazione. Di Simohamed Kaabour
Ventidue anni fa, mio padre decise di cercar fortuna in Europa. Capitò in Italia declinando la Francia come paese di approdo perché in quegli anni, la fine degli anni Ottanta, il «bel paese» era celebre per la sua accoglienza. Lì riprese il suo vecchio mestiere e decise di attuare un ricongiungimento familiare. Noi arrivammo a Genova all’inizio degli anni novanta, quando «lo straniero» godeva ancora di quella sua aria esotica e misteriosa. Leggi tutto “La scuola italiana fra integrazione e interazione. Di Simohamed Kaabour”
Primo marzo: tutti alla Commenda contro il razzismo
Nei giorni che ci separano dal primo marzo, le voci e le parole degli immigrati ci raccontano la necessità di un segnale forte di discontinuità con le pratiche istituzionali e legislative che regolano l’immigrazione. Appuntamento alle 18.oo presso la Commenda.
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Sguardi migranti verso il 1 marzo. Di Alessandro Rampini

Aoitif nasce nel 1982 in Marocco e arriva in Italia nel 2000. A differenza di molte altre persone che decidono di emigrare Aoitif è arrivata in Italia con il visto turistico per venire a trovare una zia che vive a Loano. Una settimana prima che il visto scadesse ha deciso in accordo con la famiglia di rimanere in Italia insieme al fratello di 15 anni. Inizia così una nuova vita che mai fino a quel giorno si sarebbe aspettata di dover affrontare. Leggi tutto “Sguardi migranti verso il 1 marzo. Di Alessandro Rampini”
Omicidio allo Zapata: occhio agli sciacalli. Di Salvatore Palidda

L’uccisione per accoltellamento di un giovane di 17 anni domenica sera davanti o dentro al centro sociale Zapata è senz’altro un fatto orribile e insopportabile ancor più di qualsiasi altra morte perché si tratta dell’uccisione di un giovane. Sicuramente atroce per i familiari e amici, una tale tragedia colpisce anche chi cerca di aiutare i giovani a evitare di scivolare nello scontro per costruirsi qualche possibilità di sopravvivenza pacifica in una congiuntura economica e politica fra le più sfavorevoli ai giovani. Leggi tutto “Omicidio allo Zapata: occhio agli sciacalli. Di Salvatore Palidda”
Quando gli immigrati scappano dall’Italia.
Aisha è una donna mediterranea, viene dal Marocco dove ha studiato letteratura inglese a Casablanca e vive in Italia dall’ormai lontano 1992. La sua storia racconta un esempio comune fra le vite degli immigrati, un matrimonio con un cittadino italiano, i figli, l’integrazione sudata e mai davvero raggiunta. Un punto di vista prezioso, uno stimolo per uscire dai pregiudizi più immediati e nocivi della retorica ufficiale, una voce interna alle dinamiche migratorie e ai processi di esclusione sociale. Leggi tutto “Quando gli immigrati scappano dall’Italia.”
Scuola, la fuga degli alunni stranieri. Di Domenica Canchano
Lin, 15 anni, cinese di Zhejiang, ha lasciato dopo la prima bocciatura. Tre anni fa aveva raggiunto i genitori, voleva integrarsi e sentiva che la scuola era la strada giusta. Però lo hanno messo in prima media, con quelli più piccoli. Ci ha provato – giura – ma nessuno lo capiva e allora ha detto basta. E così Rachid, 12 anni, marocchino, che invidiava i ragazzi latino-americani perché loro l´italiano lo capivano e lui, niente: solo il francese. E Gustavo, 14 anni, che in Ecuador ha lasciato gli amici e qui non ci vuole proprio stare.Tra medie inferiori e superiori, quest´anno i ragazzi stranieri che hanno lasciato la scuola a Genova sono 1.747.

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