Riflessioni sui tunisini di Genova.

Invitato da Giovanna Rosi allo spazio migranti si parla del TGN Mattina di Telenord si parla dei tunisini arrivati in settimana a Genova.

L’intervista è tagliata sul finale, ma il senso dell’intervento si coglie: chi emigra lo fa per soddisfare necessità economiche e individuali come la costruzione di un proprio futuro in un paese che possa offrire maggiori opportunità di quello di provenienza.

Postilla: Se l’Assessore alle politiche sociali del Comune Roberta Papi pensa che Genova sia come Lampedusa le consigliamo di trascorrere il resto del suo mandato di amministratore pubblico nell’isola siciliana a farsi un sano corso di formazione al fenomeno migratorio sul campo.

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Riflessioni sui tunisini di Genova.

Invitato da Giovanna Rosi allo spazio migranti si parla del TGN Mattina di Telenord si parla dei tunisini arrivati in settimana a Genova.

L’intervista è tagliata sul finale, ma il senso dell’intervento si coglie: chi emigra lo fa per soddisfare necessità economiche e individuali come la costruzione di un proprio futuro in un paese che possa offrire maggiori opportunità di quello di provenienza.

Postilla: Se l’Assessore alle politiche sociali del Comune Roberta Papi pensa che Genova sia come Lampedusa le consigliamo di trascorrere il resto del suo mandato di amministratore pubblico nell’isola siciliana a farsi un sano corso di formazione al fenomeno migratorio sul campo.

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Riflessioni sui tunisini di Genova.

Invitato da Giovanna Rosi allo spazio migranti si parla del TGN Mattina di Telenord si parla dei tunisini arrivati in settimana a Genova.

L’intervista è tagliata sul finale, ma il senso dell’intervento si coglie: chi emigra lo fa per soddisfare necessità economiche e individuali come la costruzione di un proprio futuro in un paese che possa offrire maggiori opportunità di quello di provenienza.

Postilla: Se l’Assessore alle politiche sociali del Comune Roberta Papi pensa che Genova sia come Lampedusa le consigliamo di trascorrere il resto del suo mandato di amministratore pubblico nell’isola siciliana a farsi un sano corso di formazione al fenomeno migratorio sul campo.

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E Vendola fu.

Foto di Claudia Oliva.

Trepida la platea in attesa, vocifera. La sala gremita attende e alla fine Vendola fu. La sinistra genovese, complessata, impotente e con ansia da prestazione accoglie il leader di Sinistra e Libertà che la prende per mano come un bimbo e racconta a Genova quel che Genova non si sente dire da parecchio: la politica che torna alla realtà, il filo conduttore che dalla questione morale arriva alla salvaguardia del bene comune, con la B maiuscola. E Genova pare che a tratti si risvegli, quando applaude isterica ai passaggi anche meno significativi, voglia, tanta voglia di tornare a credere in qualcosa. Fuori dal Parlamento, spaesata, confusa e sola come sono soli i milioni di lavoratori in questo paese devastato. Leggi tutto “E Vendola fu.”

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Sopporto anche il ridicolo di aver finora, solo imbrattato d'inchiostro il volto dell'ingiustizia. (Bernanos, 1937)
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Sanatoria truffa e Stato truffatore?

Il Danno e la Beffa. Di Ambra Coniglione.

Può uno Stato essere considerato truffatore dai suoi cittadini? Le ferite di Brescia ancora aperte, la gestione scellerata dell’ordine pubblico, il razzismo istituzionale che si declina con leggi discriminatorie per gli stranieri e il manganello per chi sostiene rivendicazioni egalitarie e di spirito democraticamente inclusivo: in questo momento il clima politico sostiene un approccio ampiamente lesivo dei diritti fondamentali dell’individuo. A maggior ragione se proveniente da un paese estero oppure se cresciuto in Italia sino al diciottesimo anno, poi lo affida alla ruolette della clandestinità. La battaglia che sostiene chi ha meno potere è una battaglia per tutte le generazioni future che avranno il destino di nascere in questo paese, becero, dilaniato e mai stanco di se stesso. E allora, finalmente, nell’atrio della Prefettura di Genova, la CGIL ha organizzato un presidio per esprimere solidarietà ai ragazzi saliti sulla gru per protestare contro una sanatoria che avrebbe dovuto regolarizzare il loro soggiorno e che invece si è rivelata nei fatti soltanto un’azione per fare cassa.

Dove scatta il dolo in un’azione legislativa di questo tipo? Il Secolo 21 cerca di fare un pò di chiarezza intervistando Rachid Khay, dell’Arci di Genova, mentore dell’Ufficio immigrati e Alessandra Ballerini, avvocato, in prima linea nella difesa dei loro diritti. Leggi tutto “Sanatoria truffa e Stato truffatore?”

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Marassi: 19 mesi senza processo, la normalità sconvolgente della giustizia italiana.

Affollati come sardine. Se i detenuti potessero denunciare le condizioni di Marassi, l'illegalità, per una volta, non sarebbe da parte loro...

Il Secolo 21 è fiero di ospitare nelle sue colonne di approfondimento i protagonisti di un tema molto trattato in questo blog: il carcere.  A partire da oggi infatti, verranno periodicamente ospitati i racconti dei detenuti di Marassi, estrapolati dalla rivista trimestrale AREA di SERVIZIO. Nel carcere di Genova infatti, per chi non lo sapesse, è attiva una vera e propria redazione giornalistica e questa collaborazione vuole riconoscerle precisamente l’autorevolezza nel parlare in prima persona delle giornate di questi giornalisti dietro le sbarre. Uno sguardo condivisibile o no, ma certamente un autentico punto di vista interno alle galere nostrane. Buona lettura.

Sono un detenuto che per lentezza processuale si trova da circa 19 mesi nella sezione Giudicabile del Carcere di Marassi, la Iª Sezione.

Ho visto entrare e uscire e rientrare centinaia di ragazzi.

Leggi tutto “Marassi: 19 mesi senza processo, la normalità sconvolgente della giustizia italiana.”

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“Odio la Genova merdosa e raccomandata”. Intervista a Enrico Musso.

Enrico Musso, professore di economia e politico. Visto da Enrico Sanna.

Il Secolo 21 intervista il Senatore PDL Enrico Musso: politica italiana e genovese, la disaffezione dei cittadini a entrambe, il movimento di Beppe Grillo, il ruolo del potere, la corruzione, le società segrete e le loro trame. Fuori dai riflettori, senza la fretta dell’informazione stereotipata, una riflessione sull’Italia del ventunesimo secolo, uno squarcio su Genova, immobile e sfuocata immagine di una Superba ormai sempre più ai margini della storia.

Nell’opinione pubblica è trasversalmente sempre più diffusa, come dimostrano i voti raccolti dal movimento 5 stelle, la consapevolezza che il mondo della politica, la casta, sia un male a prescindere. Che opinione ha di questo nuovo soggetto politico?

Quanto al movimento “Cinque Stelle”: sicuramente positivo il fatto che
sia in grado di riattivare e rimotivare la parte più sana dell’elettorato, quelli che hanno ancora voglia di interessarsi della cosa pubblica e del bene comune. Talvolta ho però sentito un po’ di pressapochismo, e talvolta veri e propri errori, o informazioni sbagliate, nelle parole di alcuni loro animatori. E poi c’è talvolta un  errore di fondo: un movimento che si proponga di rinnovare la politica non dovrebbe pensare di “sostituirsi” alla democrazia rappresentativa attraverso velleitari tentativi di democrazia diretta, ma piuttosto innalzare la qualità dei rappresentanti. In ogni caso, ben vengano tutti i movimenti che si oppongono al disinteresse per la politica e che puntano a riavvicinare il cittadino alla res publica e all’interesse della comunità. Leggi tutto ““Odio la Genova merdosa e raccomandata”. Intervista a Enrico Musso.”

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Storia di un’interinale di provincia. A Cura di Paolo Odello

Le pagine estive del Secolo 21 presentano il lavoro di Paolo Odello, giornalista del Ponente ligure: Colloquio e Storie di Fabbrica. Uno spaccato narrativo-giornalistico, vissuto in prima persona, sul mondo del lavoro precario. Un passaggio diretto nel mondo della produzione post moderna, passando attraverso l’agenzia di smistamento interinale, per approdare ad un contratto lavorativo neo schiavistico, dove il lavoro è inteso come concessione e non più come diritto. Il lavoratore, i tempi di produzione, le relazioni di fabbrica, la condizione dell’operaio in esubero.

Pronti per il colloquio?. Andrea Bodon.

Durante le prossime settimane con l’espediente della narrazione a puntate il Secolo 21 proporrà questo lavoro, cruciale per comprendere le dinamiche fondamentali entro le quali si inscrivono i nuovi processi che regolano il mondo del lavoro in questa epoca di ristrutturazione industriale e ripensamento dei rapporti di potere che nascono e crescono nel campo della produzione di massa mondiale.

“Colloquio”, che nell’idea di una raccolta dei vari reportage sul nuovo mondo del lavoro, avrebbe dovuto essere il prologo, l’antefatto che introduceva in argomento, e “Una storia di fabbrica”, premio Paola Biocca 2004 e pubblicata in forma ridotta con il titolo “L’interinale di provincia” su Diario della Settimana nell’autunno 2002, sono parte di lavoro più ampio su flessibilità e sommerso.

Leggi tutto “Storia di un’interinale di provincia. A Cura di Paolo Odello”

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Storia di un’interinale di provincia. A Cura di Paolo Odello

Le pagine estive del Secolo 21 presentano il lavoro di Paolo Odello, giornalista del Ponente ligure: Colloquio e Storie di Fabbrica. Uno spaccato narrativo-giornalistico, vissuto in prima persona, sul mondo del lavoro precario. Un passaggio diretto nel mondo della produzione post moderna, passando attraverso l’agenzia di smistamento interinale, per approdare ad un contratto lavorativo neo schiavistico, dove il lavoro è inteso come concessione e non più come diritto. Il lavoratore, i tempi di produzione, le relazioni di fabbrica, la condizione dell’operaio in esubero.

Pronti per il colloquio?. Andrea Bodon.

Durante le prossime settimane con l’espediente della narrazione a puntate il Secolo 21 proporrà questo lavoro, cruciale per comprendere le dinamiche fondamentali entro le quali si inscrivono i nuovi processi che regolano il mondo del lavoro in questa epoca di ristrutturazione industriale e ripensamento dei rapporti di potere che nascono e crescono nel campo della produzione di massa mondiale.

“Colloquio”, che nell’idea di una raccolta dei vari reportage sul nuovo mondo del lavoro, avrebbe dovuto essere il prologo, l’antefatto che introduceva in argomento, e “Una storia di fabbrica”, premio Paola Biocca 2004 e pubblicata in forma ridotta con il titolo “L’interinale di provincia” su Diario della Settimana nell’autunno 2002, sono parte di lavoro più ampio su flessibilità e sommerso.

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