AMT e il consumatore inviperito che accetta il caro prezzo.

Il nuovo biglietto a 1 euro e 50 per la gioia dei consumatori.

Genova, città di finto sinistra, la vedi anche in questi momenti. Scatta il nuovo mese e si porta appresso il tanto discusso aumento del biglietto AMT, trasporto pubblico locale.

AMT, ovvero l’azienda municipalizzata (51% Comune 49% privati francesi) che gestita da anni con il piglio del tanto arrivano i soldi da Stato e Regione, si sveglia oggi (grazie ai tagli Tremontiani) di fronte al baratro della “malagestione”, trovandosi costretta a dover ridurre il servizio offerto e ad aumentare il costo delle tariffe.

Tra l’altro, il buco di quasi 30 milioni di euro non impensierisce certo i ricchi della città, per i quali nulla cambia. Quando si è mai visto un politico sul bus, fuori dal periodo elettorale? E’ il consumatore medio, il cittadino, quello che invece subisce questa nuova angheria. Che, come ci spiega Stefano Salvetti dell’ADICONSUM, è stata anche concertata fra le associazioni a tutela del consumatore, Comune e Azienda. Quindi poteva anche andar peggio? Leggi tutto “AMT e il consumatore inviperito che accetta il caro prezzo.”

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Lo sciopero degli ambulanti contro le aree blu.

Giuseppe Occhiuto, ambulante.

Gli ambulanti di Genova hanno scioperato per l’ennesima volta, almeno la sesta in due anni . Questa volta contro le aree blu, volute a tutti i costi da una politica genovese che non ascolta i cittadini, pretendendo di esserne portavoce.

Per comprendere i motivi di questa protesta, Il Secolo 21 intervista Giuseppe Occhiuto del sindacato AVAL, in prima linea per difendere la sua categoria, e i cittadini, dalle castronerie dei nostri cari politici.

Perché la manifestazione?

Questa manifestazione è servita per far capire a tutti che ci sono persone che continuano a decidere per noi, delle nostre vite e dei nostri destini, mentre non sono assolutamente legittimate a farlo.

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Cronache dalla crisi. Mercato di Natale in Via Ceccardi? Sciopero della fame prenatalizio.

Di seguito il nuovo intervento di Giuseppe Occhiuto, presidente dell’AVAL, associazione venditori ambulanti liguri, che rivolgendosi all’Assessore Farello domanda l’istituzione di un mercato domenicale in Via Ceccardi per poter lavorare nel periodo pre natalizio.  Lo sciopero della fame sembra essere rimasto l’unico mezzo efficace contro la crisi dell’economia e della politica genovese.

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