I droni Global Hawk a Sigonella. Di Luca Guzzetti

Global Hawk, il futuro è arrivato anche in Italia.

La notizia è passata in gran parte inosservata, ma ha una certa rilevanza per quanto riguarda il ruolo dell’Italia nel sistema di difesa internazionale della NATO, e più in generale per quanto riguarda le strategie militari della grande potenza americana. Tra qualche mese saranno operativi a partire dalla base statunitense di Sigonella, nella Sicilia orientale, alcuni droni Global Hawk, ovvero velivoli militari di sorveglianza senza pilota. Sino ad ora le basi di comando di questo fondamentale strumento della guerra contemporanea si trovavano tutte sul suolo americano, in Florida, Nevada e California. Ora le basi operative si stanno avvicinando ai teatri di guerra del Medio Oriente, del Corno d’Africa, dell’Iraq, dell’Afghanistan. Parallelamente alla base italiana, il Pentagono sta predisponendo la dislocazione dei droni anche nella base di Guam nel Pacifico occidentale (nota storica), non troppo lontana dal territorio della Cina, paese che ha preso il posto dell’Unione sovietica quale principale antagonista dal punto di vista militare degli Stati Uniti. Leggi tutto “I droni Global Hawk a Sigonella. Di Luca Guzzetti”

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Il cinquantesimo del 30 giugno 1960. Che successe a Genova?

Siamo giunti alla commemorazione degli scontri di piazza avvenuti a Genova il 30 giugno di 50 anni fa. Perché quelle giornate sono importanti da ricordare per chi c’era e ancor di più per chi non vi era? Il Secolo 21 lo ha chiesto a Fulvio Cerofolini, presidente provinciale dell’ANPI, uno degli animatori di quelle giornate. In questi giorni durante i quali Gianni Plinio, non eletto alle regionali, ma sempre pronto a sparigliare le carte ad un revisionismo in chiave astorica e auto assolvente,  si appella allo stato perché la Regione Liguria ha finanziato le iniziative di commemorazione, di fatti proclamati a sua detta come eversivi, la necessità di ascoltare un testimone diretto dei fatti, del contesto storico/politico, internazionale, nazionale e genovese svela la possibilità di costruirsi la propria opinione possibilmente al di fuori delle campane ideologiche e delle sirene revisioniste. Sino a che combattere il fascismo in questo paese sarà un valore e sino a quando la lotta aperta contro gli abusi di questi tempi sarà bollata come sovversiva, ci si potrà ricordare sempre di come la storia sia fatta dai protagonisti, spesso rimasti all’ombra, piuttosto che dagli storici, gli analisti della politica, i professionisti della stessa e i funzionari dei tribunali.

On. Fulvio Cerofolini. Presidente provinciale ANPI. Foto Alejandra Daglio

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Il suq di Via Turati e il destino degli ambulanti.

Ora di pranzo inoltrata in Via Turati c’è il mercato dell’usato. Abusivo. Più che un mercato dell’usato, tra l’altro, questa riunione di merci ed intenti è un bazar dell’abbandonato, il dismesso, cercato dentro i bidoni e gli Staccapanni di una città che ogni giorno lascia sulla strada i più disparati oggetti. Scarpe a 5 euro, vestiti, magliette, giubbotti, e  poi ancora: caricabatterie di ogni tipo, cd musicali, cianfrusaglie e ogni genere di affare sottratto, da questo riciclaggio inedito, alla discarica comunale e portato ad avere una nuova vita e dignità commerciale dall’ingegnosità e intraprendenza della folla eterogenea dei venditori.

Il bazar di Via Turati. Giorno feriale, ora di pranzo.

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Precarietà e grande distribuzione. Intervista a Renato Curcio

Renato Curcio racconta con lo sguardo della ricerca sociale, attraverso il lavoro editoriale della casa editrice Sensibili alle foglie, i cambiamenti in atto nella società contemporanea. Quale sarà il ruolo della grande distribuzione nello sviluppo della precarietà? Quale sarà il futuro del precario contemporaneo nel prossimo orizzonte?

Renato Curcio

In seguito alla recente approvazione della direttiva Bolkestein che apre il mondo dei mercati rionali agli investimenti delle grandi società di capitale, sottraendo di fatto alla conduzione familiare (2319 solo nella provincia di Genova le famiglie impiegate nel settore)  il monopolio del commercio ambulante, può risultare utile l’analisi condotta sul campo: la grande distribuizione organizzata e i lavoratori che vi sono impiegati.

Come cambia la vita delle persone quando cambiano i modelli di consumo? Come vengono ridefiniti i rapporti di potere fra consumatore ed azienda produttrice, nell’ambito della grande distribuzione organizzata?

Quali sono le prospettive di sviluppo di questo paese?

Nei libri da lui curati Renato Curcio racconta un futuro lavorativo costituito dal mobbing sistematico, strutturale e preventivo. Una futura nemesi tra il lavoratore e l’azienda a scapito della vita privata e familiare. Una normalizzazione della sofferenza sul posto di lavoro e uno svuotamento delle ipotesi di miglioramento. La precarietà non sembra più essere, come negli anni passati, una terribile congiuntura temporanea. La precarietà è diventata invece una strategia di gestione della vita sociale.

Che orizzonti apre questo passaggio da una precarietà temporanea a una precarietà strutturale? Leggi tutto “Precarietà e grande distribuzione. Intervista a Renato Curcio”

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Bolkestein dall’Europa la direttiva ammazza ambulanti.

Manifestazione del 22 marzo. Piazza Corvetto: sulla crisi del piccolo commercio, si creano le nuove geografie economiche del futuro.

Giuseppe Occhiuto, dell’Associazione venditori Ambulanti Liguri (AVAL), racconta la crisi profonda che vive il settore dei mercati cittadini e del commercio ambulante: “E’ più facile costruire un Ipermercato in ValBisagno che spostare un mercatino in Via Giannelli a Quinto”.

Disinteresse della politica, potere della Grande Distribuzione e la direttiva Bolkestein, che dall’Europa impone la liberalizzazione del settore.

Al volgere del XXI secolo i confini del commercio vengono ridisegnati e non sempre con la finalità di perseguire il benessere collettivo.  Come cambierebbe questa direttiva le nostre vite di consumatori del primo decennio del nuovo secolo e perché gli ambulanti sono pronti ad una lotta ad oltranza? Leggi tutto “Bolkestein dall’Europa la direttiva ammazza ambulanti.”

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Cronache dalla crisi. Mercato di Natale in Via Ceccardi? Sciopero della fame prenatalizio.

Di seguito il nuovo intervento di Giuseppe Occhiuto, presidente dell’AVAL, associazione venditori ambulanti liguri, che rivolgendosi all’Assessore Farello domanda l’istituzione di un mercato domenicale in Via Ceccardi per poter lavorare nel periodo pre natalizio.  Lo sciopero della fame sembra essere rimasto l’unico mezzo efficace contro la crisi dell’economia e della politica genovese.

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Giuseppe Occhiuto Sindacato AMBULANTI LIGURI

I mercati stanno vivendo un periodo che a dir poco possiamo definire drammatico a causa della crisi economica, ma non solo per questo motivo.

Mercato genovese.

Le abitudini delle famiglie sono cambiate e noi dobbiamo adeguarci alle loro esigenze e, con la massima urgenza, cercare di lavorare in quei giorni in cui la gente è libera dal lavoro e dedica il suo tempo libero allo shopping. Leggi tutto “Giuseppe Occhiuto Sindacato AMBULANTI LIGURI”

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