Burlando sta pensando alle nomine della futura giunta regionale o a che altro?

La realtà dietro le immagini: la campagna elettorale in Liguria.
Burlando sta pensando alle nomine della futura giunta regionale o a che altro?
La realtà dietro le immagini: la campagna elettorale in Liguria.
Italia 31 marzo 2010. La campagna elettorale è terminata con il suo lascito di promesse, prese di posizione e alleanze. Le elezioni ci sono state (esercizio sostanziale di democrazia rappresentativa) e i professionisti della politica snocciolano le loro considerazioni. Vinti e vincitori atteggiano i principi e ne divulgano le circostanze; agli elettori, adesso, resta solo la facoltà di provare con mano ciò che hanno scritto nell’intimità della cabina elettorale.
Tutto quindi procede con regolarità, il peso politico delle due coalizioni è stato deciso dai cittadini, che hanno promosso e bocciato, credendo o smentendo le prese di posizione pubbliche dei loro rappresentanti. La domanda sorge adesso fisiologicamente: dalle parole che crescono attorno alle riflessioni sul mondo politico, che Italia esce fuori dopo queste elezioni? Leggi tutto “Italia vecchia Italia: la rabbia di cambiare.”
A Marzo 2010 gli elettori liguri saranno chiamati alle urne per scegliere il loro rappresentante, il Governatore regionale. Sono partite infatti di buon tempo le rispettive campagne di marketing politico per destare interesse, accaparrarsi le simpatie, informare gli elettori sulle eventuali
differenze delle rispettive liste. Insomma gli esperti di comunicazione dei rispettivi schieramenti hanno messo in campo le loro competenze sfornando i manifesti che in questo periodo di attesa saranno il vettore dei messaggi della compagine del centro sinistra ( Burlando) e della compagine del centro destra ( Biasotti). Leggi tutto “Per uno studio dei manifesti elettorali delle regionali 2010”
Torniamo un pò indietro nella cronaca cittadina. Stefano Francesca ex portavoce di Marta Vincenzi, indagato insieme ad altri esponenti del mondo politico genovese, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e turbativa d’asta, non rappresenta la città. Così si espresse Donna Marta quando in consiglio comunale non volle rassegnare le proprie dimissioni, perché troppo facili. (Vedi articolo)
Una riflessione propone allora Il Secolo 21 ai suoi lettori, ma il sindaco di una città deve conoscere e poter garantire l’integrità dei suoi collaboratori? Com’è possibile che la Vincenzi abbia rimosso ogni responsaibilità, quando il suo portavoce, Stefano Francesca, venne arrestato? Leggi tutto “Genova-Pavia andata e ritorno. Quando un sindaco si deve dimettere?”