Derby: postumi di giustizia irrazionale.

Adesivo contrario alla tessera. Piazza Piccapietra.

Il calcio è lo sfogo sociale del sub conscio collettivo. Il calcio è il pane quotidiano dell’italiano medio, il bar, la colazione, la Gazzetta o la pagina sportiva del quotidiano locale. Un modo di essere e di rapportarsi al mondo con una priorità indiscussa: la fede calcistica. Come tutte le fedi, anche quella sportiva si basa su un sostrato essenzialmente irrazionale, una passione viscerale che, sin da bambini, prende lo stomaco quando la propria squadra scende in campo. Il derby atteso con profonda ansia sportiva è stato giocato. Quali conseguenze hanno avuto nell’opinione pubblica gli scontri prima della partita? Quali reazioni hanno prodotto da parte delle istituzioni? A chi serve la tessera del tifoso? Che funzione hanno i DASPO? E’ necessaria un ulteriore  militarizzazione del campionato di calcio? Leggi tutto “Derby: postumi di giustizia irrazionale.”

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Genova-Pavia andata e ritorno. Quando un sindaco si deve dimettere?

Torniamo un pò indietro nella cronaca cittadina. Stefano Francesca ex portavoce di Marta Vincenzi, indagato insieme ad altri esponenti del mondo politico genovese, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e turbativa d’asta,  non rappresenta la città. Così si espresse Donna Marta quando in consiglio comunale non volle rassegnare le proprie dimissioni, perché troppo facili.  (Vedi articolo)

La Vincenzi e Francesca prima di Mensopoli ( Foto La Repubblica)

Una riflessione propone allora Il Secolo 21 ai suoi lettori, ma il sindaco di una città deve conoscere e poter garantire l’integrità dei suoi collaboratori? Com’è possibile che la Vincenzi abbia rimosso ogni responsaibilità, quando il suo portavoce, Stefano Francesca, venne arrestato? Leggi tutto “Genova-Pavia andata e ritorno. Quando un sindaco si deve dimettere?”

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La lezione che non voglio imparare.

Stefano Francesca ex portavoce della Vincenzi.

Ci sono persone che per sopravvivere fanno sacrifici e la mattina quando è ancora buio si alzano per guadagnarsi il pane. Ci sono persone che salgono addormentate sui bus della città e a tutte le ore raggiungono il loro luogo di lavoro. Questa è la gente comune che fatica, si trascina, s’ indurisce e tira avanti, a volte cadono, fanno degli errori e allora, nello stretto tempo che si ha per non soccombere, si riprende fiato e si continua la stessa strada. A me piace chiamarli eroi. Sono gli eroi dei giorni nostri. Poi, ci sono i super eroi.

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