Laura Tartarini. Avvocato.

Lobotomia. Di Luca Marcenaro.

Dieci anni fa, durante il G8, Laura Tartarini faceva parte del Genoa Legal Forum. Nel processo contro i manifestanti ha difeso 7 persone e altre 20 nel processo Bolzaneto.

Ecco le sue considerazioni:

Come e perché nasce il GSF?

Nel suo massimo splendore il GSF era composto da una cinquantina di avvocati e si era riunito perché a Napoli nel marzo del 2001 erano successi degli episodi particolarmente sgradevoli, ovvero dei manifestanti erano stati fermati o addirittura rastrellati negli ospedali e portati all’interno della caserma Raniero e lì, senza che fosse redatto un verbale di arresto vero e proprio (quindi sostanzialmente sotto sequestro) erano stati anche, in alcuni casi, fatti oggetto di maltrattamenti. Allora, memori di quello che era successo a Napoli, decidiamo, pensando che Genova sarebbe stata una Napoli magari un po’ più in grande, di mettere al servizio dei manifestanti questo occhio in più che potesse vigilare sul rispetto dei diritti del cittadino quando diventa manifestante.

E ci siete riusciti?

Beh, questo era il nostro orizzonte, mai più ci saremmo aspettati di dover affrontare quello che ci siamo trovati ad affrontare. Immaginavamo di dover appunto, magari intervenire negli ospedali perché non arrestassero la gente dai letti, piuttosto che dover intervenire su arresti fatti in maniera un po’ più brutale, ma niente di più. Sicuramente non immaginavamo la mattanza che ci siamo trovati ad affrontare successivamente, con tesserini di colleghi che venivano presi e buttati via o messi dentro la mimetica in segno di sfregio o colleghi addirittura malmenati o spruzzati con il gas CS dal comandante Canterini.

Questo non ce lo saremmo aspettati. Leggi tutto “Laura Tartarini. Avvocato.”

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Don Gallo. Prete.

Don Gallo a Genova è conosciuto anche dalle pietre. Prete con sempre qualcosa di scomodo da dire (scomodo per chi nega, dissimula e mistifica il disagio sociale) durante il G8 Don Gallo e l’associazione San Benedetto al porto gestiscono il bar Clandestino. Questi i suoi ricordi.

Da dove cominciamo Don?

Da Carlo. Carlo è venuto fuori perché un giornalista delle Reuter (non so da che distanza) ha beccato la rivoltella. Chi ha sparato? Polizia, dimostranti? C’è la rivoltella nella camionetta e oltretutto sento a volte Giuliano Giuliani. [NDR che dubita che a sparare sia effettivamente stato Mario Placanica] Quindi responsabilità da tutte le parti.

20 Luglio. Di Roberto Scarso.

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Carlo Bachschmidt. Consulente tecnico ai processi Diaz, Bolzaneto e dei 25.

Caproni. Di Luca Marcenaro

Carlo Bachschmidt durante i processi del G8 è stato nominato dagli avvocati come consulente tecnico per seguire i processi Diaz, Bolzaneto e dei 25. La sua testimonianza ci riporta alcune riflessioni molto pertinenti e documentate, soprattutto per quel che riguarda le condanne abnormi nel processo contro i manifestanti.

Nei giorni del G8 che ruolo avevi?

Ho partecipato all’organizzazione del Genova Social Forum ed ero una delle tante persone che hanno seguito e costruito questo percorso. Stavo prevalentemente a piazzale Kennedy dove c’era l’Infopoint e al Mediacenter.

E all’interno dei processi?

Consulente tecnico nominato dagli avvocati per seguire i processi Diaz, Bolzaneto e dei 25, come anche altre persone che hanno lavorato a questo ufficio durante dieci anni di processi. L’ufficio era il punto di rifermento per tutti gli avvocati in quanto si raccoglievano tutti gli atti processuali e il materiale necessario per ricostruire i fatti in relazione ai processi. Leggi tutto “Carlo Bachschmidt. Consulente tecnico ai processi Diaz, Bolzaneto e dei 25.”

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Angela Burlando. Ex vice questore.

Dott.ssa Angela Burlando. Ai tempi del G8 vicequestore.

Angela Burlando durante il G8 di Genova ricopriva la carica di vice questore. La sua ricostruzione fornisce elementi utili a comprendere cosa successe, in primis, all’interno delle forze di polizia.

Cosa ricorda del clima fra voi addetti ai lavori nei giorni precedenti al summit?

C’era una preoccupazione che aumentava costantemente, perché gli articoli che comparivano sui giornali determinavano ovviamente una certa apprensione. Si diceva che avrebbero lanciato sangue infetto, che ci sarebbero stati dei pericoli e quindi c’era tutta una situazione, contenuta, nel senso che il poliziotto è abituato a vivere il pericolo quindi sa che fa parte del suo quotidiano, ma comunque un’occasione particolarmente preoccupante. Leggi tutto “Angela Burlando. Ex vice questore.”

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Stefano Bigliazzi. Avvocato

Branco. Di Luca Marcenaro

L’avvocato Stefano Bigliazzi è stato tra i legali protagonisti nel processo Diaz dove ha difeso 4 persone e nel processo Bolzaneto, dove ne ha difese 13. Ecco le sue considerazioni per Il Secolo 21:

Sono passati dieci anni cosa si sente di dire in merito ai processi?

Distinguo i due processi Bolzaneto e Diaz, anche se le situazioni in realtà dal punto di vista di una valutazione processuale-politica sono molto simili. Prima di tutto per tutti e due i processi c’è un accertamento oggettivo dei fatti. L’accertamento oggettivo dei fatti è chiarissimo, a Bolzaneto ci sono stati oggettivamente dei comportamenti che potrebbero essere definiti torture: ci sono state persone pestate, tenute in piedi ore e ore, insultate, non solo con violenze gravissime, ma con violenze lunghe e continuate che hanno portato soprattutto terrore, paura e meccanismi tipici della tortura, che difficilmente è una violenza che lascia conseguenze fisiche enormi, ma che lascia conseguenze psicologiche pesanti. Questo non è in discussione. Penalmente sono state accertate delle responsabilità a buona parte degli imputati, quasi tutti sostanzialmente, anche se per quasi tutti c’è stata la prescrizione visto che la tipologia di reato prevede una prescrizione abbastanza breve [NDR. sempre perché in Italia non esiste un reato specifico di tortura]. Leggi tutto “Stefano Bigliazzi. Avvocato”

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Enrico Zucca. Giudice.

Il Pm Enrico Zucca è uno dei giudici del tribunale di Genova che si è occupato del processo Diaz e che ha indagato sulle responsabilità dei poliziotti che fecero l’irruzione e che la ordinarono. Grazie al suo lavoro di inquirente è stata accertata una verità molto differente da quella raccontata dalle forze dell’ordine a caldo nella conferenza stampa immediatamente dopo il blitz e negli anni a seguire. Il depistaggio in atto è stato riscontrato, come le calunnie, gli abusi, i falsi oltre che ovviamente le violenze di quella notte in cui i poliziotti vollero far sfoggio di fronte al mondo della loro sagacia investigativa e si resero invece protagonisti di una pagina fra le più umilianti per la democrazia italiana.

Il processo Diaz ha il merito di aver circoscritto e mandato a sentenza i dirigenti e i manovali di quella notte, ma durante il G8 tante e diverse divise si sono macchiate indebitamente del sangue dei manifestanti e allora perché a suo parere il grosso delle sentenze riguardano appartenenti alla polizia e non sono stati processati e condannati appartenenti ad altri corpi (Carabinieri, Finanza e polizia penitenziaria)?

Lei mi domanda come mai i poliziotti sono stati rinviati a giudizio e non appartenenti ad altre forze dell’ordine. Non è così: nel senso che purtroppo, dell’enorme quantità di denunce ricevute dai cittadini, la maggioranza erano contro persone ignote, certo contro persone in divisa, ma non sapendo chi fosse il responsabile. E in tantissimi casi, sembra un po’ incredibile, ma non siamo riusciti ad identificare le persone appartenenti alle varie forze dell’ordine che in ipotesi si sono rese o si erano rese responsabili di abusi. Leggi tutto “Enrico Zucca. Giudice.”

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