Siamo giunti alla commemorazione degli scontri di piazza avvenuti a Genova il 30 giugno di 50 anni fa. Perché quelle giornate sono importanti da ricordare per chi c’era e ancor di più per chi non vi era? Il Secolo 21 lo ha chiesto a Fulvio Cerofolini, presidente provinciale dell’ANPI, uno degli animatori di quelle giornate. In questi giorni durante i quali Gianni Plinio, non eletto alle regionali, ma sempre pronto a sparigliare le carte ad un revisionismo in chiave astorica e auto assolvente, si appella allo stato perché la Regione Liguria ha finanziato le iniziative di commemorazione, di fatti proclamati a sua detta come eversivi, la necessità di ascoltare un testimone diretto dei fatti, del contesto storico/politico, internazionale, nazionale e genovese svela la possibilità di costruirsi la propria opinione possibilmente al di fuori delle campane ideologiche e delle sirene revisioniste. Sino a che combattere il fascismo in questo paese sarà un valore e sino a quando la lotta aperta contro gli abusi di questi tempi sarà bollata come sovversiva, ci si potrà ricordare sempre di come la storia sia fatta dai protagonisti, spesso rimasti all’ombra, piuttosto che dagli storici, gli analisti della politica, i professionisti della stessa e i funzionari dei tribunali.

Leggi tutto “Il cinquantesimo del 30 giugno 1960. Che successe a Genova?”