La realtà dietro le immagini: la campagna elettorale in Liguria.

Continua la campagna  elettorale dei candidati alla presidenza della Regione Liguria.

I nostri futuri rappresentanti sono impegnati in questi giorni a percorrere in lungo e largo il territorio regionale, ascoltando i problemi dei cittadini elettori e promettendo soluzioni ed interessamenti.

Luca, precario, guarda il porto di Genova dalle impalcature. Dinegro.

Entrambi hanno adottato le nuove tecnologie per aggregare i consensi, sfruttando la comunicazione attraverso il web per veicolare i contenuti delle loro proposte. Dopo uno studio dei manifesti elettorali, pubblicato per il Secolo 21 nelle scorse puntate, in questo articolo verrà esaminata la piattaforma multimediale dell’attuale presidente Burlando alla luce dell’attività svolta durante il suo mandato. Leggi tutto “La realtà dietro le immagini: la campagna elettorale in Liguria.”

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La videosorveglianza a Genova. Intervista a Maria Pia Verdona direttrice Città Sicura del Comune di Genova.

Attenzione quest'area è sottoposta a videosorveglianza.

Uno degli aspetti più evidenti della nostra quotidianità è la proliferazione dei sistemi di videosorveglianza. In questi tempi di insicurezze, vere e percepite, paure epocali e angoscie esistenziali la videosorveglianza ricorda un pò  l’epopea positivista alla base della nostra civiltà, quando sul cominciare dell’ottocento ci si preoccupava di garantire ai cittadini, grazie alla tecnologia e al suo sviluppo, il dissolversi delle umane incertitudini.

A Genova sono presenti, numerate per difetto, come rivela il Secolo XIX, 5346 telecamere, fra pubbliche, la minoranza, e private, la stragrande maggioranza. In media esiste una telecamera ogni 120 genovesi. Come è visto in Comune lo sviluppo di questo fenomeno? Sarebbe necessario un controllo pubblico sulla videosorveglianza privata?  Che conseguenze può portare la deregulation in questo settore? Leggi tutto “La videosorveglianza a Genova. Intervista a Maria Pia Verdona direttrice Città Sicura del Comune di Genova.”

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Due gocce di felicità. Di Massimiliano Crociatelli

Marca male. Intendo, lo sappiamo tutti, i tempi non sono rosei: la crisi economica tanto sbandierata, che poi è anche crisi di identità e di valori, la precarietà, la disoccupazione, l’incertezza del futuro. Parlo a titolo personale, ma so di includere moltissimi miei coetanei, quando non anche quarantenni e cinquantenni rimasti senza lavoro e ormai fuori dal mercato, con una famiglia sulle spalle e una casa da finire di pagare quando saranno vecchi: una laurea che è un foglio con scritto sopra “deridimi”, visto che sembra andare di moda trattare chi ha compiuto l’intero ciclo di studi come un imbecille e guardare con sospetto chi si affanna a proseguire in un master o in un dottorato, come fosse uno che non ha voglia di lavorare e si è rifugiato in università; una pila di contratti a termine alle spalle, rinnovati ogni tre, sei o dodici mesi, quando il contratto c’era e non ci si rivolgeva al lavoro nero. A corredo, nel curriculum personale del giovane moderno, non può mancare qualche esperienza di stage gratuito, un periodo di studio all’estero, qualche lingua straniera più o meno acquisita. Leggi tutto “Due gocce di felicità. Di Massimiliano Crociatelli”

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La libertà non è uno spazio libero. Di Vincenzo Andraous

Ancora uomini a morire, ancora giovani a cadere, numeri che si accatastano in una fossa comune, dove la somma dei cadaveri non crea che qualche fastidio passeggero, usato per non concedere spazio alla pietà.

I detenuti presenti sono 160: 80 donne e 80 uomini

In carcere si muore: è una continua discesa all’inferno, forse non è più praticabile alcuna osservazione e trattamento del recluso, alcun progetto di ricostruzione interiore, se non fosse per l’eroicità di qualche Direttore, Agente, Operatore penitenziario.

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Sguardi migranti verso il 1 marzo. Di Alessandro Rampini

Foto (Associazione donne marocchine in Italia)

Aoitif nasce nel 1982 in Marocco e arriva in Italia nel 2000. A differenza di molte altre persone che decidono di emigrare Aoitif è arrivata in Italia con il visto turistico per venire a trovare una zia che vive a Loano. Una settimana prima che il visto scadesse ha deciso in accordo con la famiglia di rimanere in Italia insieme al fratello di 15 anni. Inizia così una nuova vita che mai fino a quel giorno si sarebbe aspettata di dover affrontare. Leggi tutto “Sguardi migranti verso il 1 marzo. Di Alessandro Rampini”

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Pacchetto sicurezza e il 1 marzo. L’economia sommersa e il ruolo dei lavoratori

Se la discriminazione legislativa fosse un binario del treno e le decisioni politiche, assunte sull’onda della propaganda mediatica della paura-fai da te, fossero le stazioni, il pacchetto sicurezza varato la scorsa estate dal Ministero dell’Interno, sarebbe uno snodo ferroviario fondamentale per comprendere il tragitto intrapreso dalla politica nel percorrere coscientemente la direzione verso il razzismo istituzionale.

1 marzo sciopero contro la discriminazione e il razzismo istituzionale.

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Verso il 1 Marzo a Genova.

Il primo marzo lo sciopero degli stranieri vuole rappresentare un momento di riflessione sulle tendenze discriminatorie e criminalizzanti che sottendono da anni le politiche e le pratiche che regolano l’immigrazione.

1 marzo 2010. I diritti non hanno confini.
Un fermarsi per guardarsi e riconoscersi, nel popolo del 1 marzo, nel rifiutare una legislazione che colpevolizza la migrazione, decontestualizzandola dalla cornice che l’ha prodotta: colonialismo e post colonialismo, le pratiche di sfruttamento coloniale riproposte in terra occidentale. L’Italia, per valenza territoriale, si trova al confine di un mondo che sta cambiando, ma non può esimersi da compiere il ruolo che la storia le ha riservato, rigettando le responsabilità di dimostrare che significhi essere un paese del diritto, facente parte di una comunità di stati che sul diritto fondano la propria esistenza. Leggi tutto “Verso il 1 Marzo a Genova.”

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