Nell’Italia del XXI secolo ci troviamo a fare i conti con pratiche che hanno il loro punto di origine nella costituzione dello stato moderno. La detenzione, associata al silenzio burocratico (alle sue plurime interpretazioni) e all’agire delle forze di polizia, ha dato luogo, nel corso della storia italiana, a numerosi casi di morte di persone sotto la tutela dello Stato e sotto la regolamentazione delle sue leggi.
Verità e giustizia chiedono i familiari delle vittime.
Da " The Daily Bit" un'immagine della Web Community
Confusione. Dubbio. Incertezza. Di fronte a tutto questo la soluzione migliore è non pensarci: la confusione si ciba di sé stessa, e ce lo dimostra ogni volta che una scrivania fagocita un documento importante e noi, cercandolo, aumentiamo questa confusione aggiungendovi quella dei cassetti, poi quella delle tasche, delle borse, fino a scoprire che se avessimo ignorato per un attimo quel documento saremmo scesi in macchina per tornare a casa tranquilli e l’avremmo trovato lì, sul sedile del passeggero. Apro Facebook: è sempre uno specchio della società, una fonte di ispirazione, una raccolta di falsi stati emotivi e frasi fatte. E in fin dei conti, un rifugio sicuro.
Il passato 28 novembre sono stati convocati a Milano dall’associazione Ethnoland gli Stati generali degli immigrati: un momento per ascoltare il punto di vista degli stranieri e riflettere sulle dinamiche create dall’attuale approccio politico al fenomeno. Lo slogan di convocazione è stato: ” Conoscere una sola lingua, un solo lavoro, un solo costume, una sola civiltà, conoscere una sola logica è una prigione.” Di seguito l’opinione di Geneviéve Makaping docente di antropologia culturale presso la facoltà di Scienze politiche dell’Università della Calabria. Piccole, concise, schiette pillole di saggezza. Leggi tutto “Le pillole del saggio: Geneviéve Makaping e l’immigrazione”
Negli ultimi dieci anni sono stati migliaia i suicidi nelle carceri italiane
Corre l’anno 2010 e mi continua a colpire l’indifferenza, la disattenzione, con cui si prende atto che in carcere ci si ammazza a vent’anni, a quaranta, a sessanta, nel silenzio più colpevole, ma ciò non provoca alcun brivido, se non quello di prendere per il bavero l’intelligenza. Leggi tutto “Finalmente liberi con le gambe in avanti. Di Vincenzo Andraous”
Ecco l’Italia che non ti aspetti se guardi solo la tua piccola realta’ quotidiana. A Rosarno scoppia la rivolta degli immigrati dopo che uno di loro e’ stato colpito da un fucile ad aria compressa.
I politici continuano a trattare queste persone come pericolosi criminali quando l’efficacia del reato di clandestinita‘ nel creare una massa di indigenti privi della contrattualita’necessaria per accedere dignitosamente al mercato del lavoro e’ funzionale agli introiti di chi li sfrutta.
E italiani e stranieri si combattono per un posto di lavoro, per una casa popolare, per una vita degna di essere vissuta, nel silenzio di una politica colpevole che non ricorda che giocare con la dignita’ delle persone, per i propri tornaconti elettorali, e’ molto, molto pericoloso.
Il Parlamento italiano: la democrazia rappresentativa è allo stallo.
Il XXI secolo è cominciato ormai da un decennio e il volgere di tale ricorrenza porta l’italiano contemporaneo a riflettere sulla natura del paese in cui vive.