Tutto inizia nel maggio 2008. Ponticelli ( Na) una giovane rom viene accusata di aver rapito una bambina dopo essersi introdotta nell’abitazione, bloccata dalla madre della piccola, le forze dell’ordine devono salvarla dal linciaggio. (vedi articolo). In allegato, la decisione del Tribunale per i Minorenni di Napoli in sede di appello al riesame ed il relativo comunicato stampa di Soccorso Legale Napoli. Un’occasione per riflettere sulle dinamiche di razzismo istituzionale e non presenti nel nostro paese. Leggi tutto “Ricordate la rom che aveva rapito la bambina a Ponticelli?”
Venezuela: il socialismo e le libertà civili.
Per quelli che sanno del Venezuela solamente che è il paese dalle donne più belle del mondo e lo Stato che capeggia il movimento verso il socialismo nell’America Latina, un ritratto dei giornalisti del El Libertario pone nuova luce sul processo Bolivariano, raccontando quanto possa essere difficile la dissidenza in una paese socialista. L’assassinio di un attivista dei diritti umani a Barquisimento rivela la sistematica politica dello Stato venezuelano contro la dissidenza e le classi popolari. Leggi tutto “Venezuela: il socialismo e le libertà civili.”
Genova-Pavia andata e ritorno. Quando un sindaco si deve dimettere?
Torniamo un pò indietro nella cronaca cittadina. Stefano Francesca ex portavoce di Marta Vincenzi, indagato insieme ad altri esponenti del mondo politico genovese, per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e turbativa d’asta, non rappresenta la città. Così si espresse Donna Marta quando in consiglio comunale non volle rassegnare le proprie dimissioni, perché troppo facili. (Vedi articolo)

Una riflessione propone allora Il Secolo 21 ai suoi lettori, ma il sindaco di una città deve conoscere e poter garantire l’integrità dei suoi collaboratori? Com’è possibile che la Vincenzi abbia rimosso ogni responsaibilità, quando il suo portavoce, Stefano Francesca, venne arrestato? Leggi tutto “Genova-Pavia andata e ritorno. Quando un sindaco si deve dimettere?”
Quando gli immigrati ci raccontano gli italiani.
Modu Faye è un ragazzo senegalese che vive in Italia, in Senegal era il cantante di un famoso gruppo musicale, in Italia ha trovato lavoro come manovale e poi come guardia di sicurezza nei supermercati. Le sue parole schiette e non edulcorate restituiscono ai lettori del SECOLO 21 la corretta dimensione nella quale inserire il dibattito sul tema immigrazione.
Lavoro nero, spaccio, discriminazione legislativa e sogni irrealizzabili. Nonostante tutto l’Europa sembra continuare a essere la meta dei sogni per i giovani africani.
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Bisogna davvero scuoterci da subito. Di Vincenzo Andraous
Il crimine non è mai casuale, non ha forme sconosciute, neppure passaporto contraffatto, è violenza, e come tale conferma la sua avanzata o la sua ritirata, è la sua mutazione a sorprendere, la sua mimetizzazione a preoccupare, la sua codardia a fare la differenza con la realtà che si è costretti a vivere.
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Cronache dalla crisi. Mercato di Natale in Via Ceccardi? Sciopero della fame prenatalizio.
Di seguito il nuovo intervento di Giuseppe Occhiuto, presidente dell’AVAL, associazione venditori ambulanti liguri, che rivolgendosi all’Assessore Farello domanda l’istituzione di un mercato domenicale in Via Ceccardi per poter lavorare nel periodo pre natalizio. Lo sciopero della fame sembra essere rimasto l’unico mezzo efficace contro la crisi dell’economia e della politica genovese.
Infotainment e l’esodo della notizia. Viaggio nel mondo dell’informazione.
La giornata è stata lunga, i riflettori della ribalta si sono affievoliti, solo adesso tornati a casa e ritrovata l’intimità familiare, ci possiamo concedere un attimo di respiro. Accendo la televisione. Mi accomodo sulla poltrona. Le immagini si susseguono al ritmo imposto dal telecomando, il controllo dell’uomo sulla macchina. Mi capita sotto occhio un approfondimento, interessato ascolto. La telecamera mostra le conseguenze di una guerra, non importano le parti in causa, la trasmissione, si sofferma nel descrivere le rispettive giustificazioni, ineccepibili e le reciproche sofferenze, drammatiche. Ascolto interessato, nessuna delle trasmissioni del palinsesto televisivo aveva fino ad oggi proposto un’immagine tanto reale e immediata, un reportage sul campo, che spiegasse la realtà vissuta in quell’angolo di globo. Sono soddisfatto, anche la tv italiana ogni tanto propone, materie sulle quali riflettere. Pubblicità. Al ritorno in studio i presentatori scherzano gigioni con la bella presentatrice, l’atmosfera è rilassata, niente turba le loro posture. Leggi tutto “Infotainment e l’esodo della notizia. Viaggio nel mondo dell’informazione.”
Gli alpini a Genova. Incontro con il Prefetto Anna Maria Cancellieri.
Anna Maria Cancellieri, mi accoglie cortesemente nella sala dedicata agli incontri con i giornalisti. La sala è ampia, luminosa, con dipinti di valore certo impressi nel soffitto. C’è spazio per le buone maniere, mi accomodo sul sofà e mi viene offerto un buon caffè, l’intervista può dunque cominciare.
Sono venuto in Prefettura per parlare dell’operazione “Strade sicure”, l’iniziativa fortemente voluta dal Ministro della Difesa La Russa e dal Ministro dell’Interno Maroni. Ad agosto sono arrivati a Genova 40 militari, per semplicità, alpini, per amor del vero, soldati del I Reggimento artiglieria di montagna di Fossano, Cuneo. Leggi tutto “Gli alpini a Genova. Incontro con il Prefetto Anna Maria Cancellieri.”
Il velo e il corpo della donna.
In questa Italia di esperti e di portavoce dei diritti delle donne, in questa Italia dai buoni propositi e dalle intenzioni altruiste e pseudoumanitarie il dibattito sul velo e non velo ha rappresentato recentemente uno snodo privilegiato sul quale gli esponenti dei diversi schieramenti si sono confrontati.

Per la maggiore, passa l’idea che il velo sia un simbolo di sottomissione della donna all’uomo e in quanto tale, debba essere ritenuto inaccettabile per una società, all’interno della quale, la donna ha intrapreso un percorso di emancipazione dal dominio maschile. Cerchiamo di fare chiarezza su questo argomento ascoltando Nora, italiana di origine marocchine, iscritta all’ultimo anno di ragioneria in provincia di Modena.
Leggi tutto “Il velo e il corpo della donna.”
Il velo e il corpo della donna.
In questa Italia di esperti e di portavoce dei diritti delle donne, in questa Italia dai buoni propositi e dalle intenzioni altruiste e pseudoumanitarie il dibattito sul velo e non velo ha rappresentato recentemente uno snodo privilegiato sul quale gli esponenti dei diversi schieramenti si sono confrontati.

Per la maggiore, passa l’idea che il velo sia un simbolo di sottomissione della donna all’uomo e in quanto tale, debba essere ritenuto inaccettabile per una società, all’interno della quale, la donna ha intrapreso un percorso di emancipazione dal dominio maschile. Cerchiamo di fare chiarezza su questo argomento ascoltando Nora, italiana di origine marocchine, iscritta all’ultimo anno di ragioneria in provincia di Modena.
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